Sinfonia (Reck - Symphony)
Anno Composizione: 1993 - 1998
Organico: Orchestra
Edizione: Casa Musicale Sonzogno
Scritta su invito del direttore d’orchestra Stefan Reck (da qui il titolo della Sinfonia) la Reck-Symphony si compone di tre movimenti, scritti in un intervallo piuttosto ampio di anni, dal 1993 al 1998.
I primi due movimenti, pur essendo strettamente legati agli altri sotto l’aspetto musicale (come in ogni sinfonia), possono essere eseguiti anche separatamente, in virtù di una struttura formale in grado di renderli autonomi.
Sotto questo aspetto, sono stati titolati, beethovenianamente, con “L’Addio”, “L’Attesa” e “Il ritorno” (anche se quest’ultimo tempo, essendo direttamente collegato ai due precedenti per alcuni ritorni tematici, non può essere eseguito senza gli altri).
Per quanto riguarda il secondo movimento, L’Attesa, costituisce, in pratica, il tempo lento dell sinfonia.
E’ costruito su un ostinato ritmico fatto da timpani e dal pizzicato di contrabbassi e violoncelli. Questa soluzione timbrica, che mi sembra l’elemento peculiare del lavoro, mi è stata suggerita da una canzone di Ivano Fossati ("Una notte in Italia") basata su un analogo ostinato del basso e delle pelli sul quale si muovono ampi “respiri” di accordi degli archi.
Non ho alcuna difficoltà ad ammettere questo “debito di ispirazione” essendo convinto che ogni idea originaria, anche la migliore, è frutto di un qualche suggerimento esterno, ed è la realizzazione e l’elaborazione ulteriore che dà la misura del valore del lavoro, e non l’idea in sé.
D’altro canto, riprendendo un concetto di Umberto Eco, citato a proposito di un altro lavoro orchestrale (Il Cantico dei Cantici): “I libri parlano sempre di altri libri ed ogni storia narra una storia già raccontata.”
(Audio: Reck symphony (II° L'attesa)
ORCHESTRA SINFONICA DI ROMA E DEL LAZIO
Stefan Anton Reck, direttore